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domenica 20 gennaio 2013

Un futuro che ci spetta


Che buffo! Per decenni i nostri avi hanno combattuto strenuamente per ottenere "l'unità italiana" e sì, per un certo verso sembrerebbe si sia raggiunta nel 1861, ma nei fatti il nostro Paese attualmente pare radicarsi ancora su una perpetua ed, a quanto pare, ineliminabile scissione di giudizi. Certo, è un bene che ci siano opinioni discordanti, ma queste andrebbero elaborate e amalgamante per poi giungere a delle soluzioni UTILI al BENE del nostro beneamato (che fa rima con logorato, malandato, sciagurato ecc..) stivale tricolore. Se si continua a sbraitare l'uno contro l'altro si fa sì spettacolo e share, ma niente di più. Sì che c'era un tale che diceva "sì è fatta l'Italia facciamo la crisi", ma.. Come?!.. Non era così?!.. Ma pensa te! Allora qualcuno ha capito male...Beh, capita..
Ad ogni modo personalmente ritengo, in quanto giovane italiano con un futuro sempre più oscurato da continue barricate e menzogne, che sarebbe l'ora di agire, certo, con sale in zucca e non con i forconi nelle mani. E' tempo di farci sentire! Siamo stufi di vivere tra cumuli di macerie. Siamo stanchi di essere presi in giro e trattati come burattini nelle mani di "Mangiaf(u)oco". Non importa chi vincerà queste elezioni purché sia fedele per una buona volta a certe promesse. (Certo, la storia ci avrebbe dovuto insegnare a non ripetere certi sbagli, ma ognuno è libero di pensarla come vuole e mettere la X dove lo aggrada..purché con giudizio, che non guasta mai). Ciò che è certo è che le possibilità ormai si sono esaurite. O si vedono progressi o il game-over politico lo creerà la semplice gente comune, quella che fatica ad arrivare alla fine del mese, quella che fa migliaia di sacrifici per vedere i figli sistemati, quella che vorrebbe tornare a sorridere. E allora per una volta venga messa da parte la brama di potere, il desiderio di arrivare primi sul podio, e con un po' di sale in zucca si pensi tutti assieme ad un modo per uscire dalla rovina.